Il suo regno è durato 70 anni.
Ci sono voluti 10 giorni per arrivare alla sepoltura. Come prevede il protocollo. Una morta improvvisa e un lungo commiato che è servito ai sudditi per metabolizzare l’addio di uno dei regnanti più longevi ed amati.
In questo lasso di tempo la notizia ha riempito i palinsesti di telegiornali, programmi televisivi, giornali, bacheche social e anche le chiacchiere in ufficio, a casa o al bar. È stata raccontata la sua vita, le vicende famigliari, il protocollo, le sue mise eleganti e colorate, i suoi famosi cappellini dalle fogge originali. Ogni particolare è stato ricordato.
Elisabetta era la Regina di mezzo mondo. Non solo della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord, ma di altri 14 reami del Commonwealth.
Ma soprattutto era il simbolo di mondo che forse già non esiste più. Che svanisce con lei.
Alla sua scomparsa non sono mancati i detrattori o i complottisti, ma certamente non è mancato l’affetto di tanti in tutto il mondo, oltre a quello dei suoi sudditi.
Lascia il suo trono al figlio Carlo, il cui Regno, vista l’età, è destinato a durare molto meno di quello di Elisabetta.
Re, Regina, Regno. Sono parole che in tutti noi evocano il mondo delle favole, eppure in questi giorni abbiamo avuto la percezione tangibile di quanto ancora questi termini indichino un mondo reale. Reale nel senso di vero, non fittizio, ma anche nel senso di monarchia.
Con la scomparsa della Regina Elisabetta il Regno passa nelle mani di Re Carlo III, che avrà il compito non facile di riuscire a farsi amare come è stata amata lei.