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AUDREY HEPBURN, CI SONO VIAGGI CHE SI FANNO CON UN UNICO BAGAGLIO: IL CUORE
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Icona inarrivabile di eleganza e di classe, Audrey Hepburn è una delle figure di spicco del cinema mondiale.
Non a caso nel 1993 l’American Film Institute l’ha inserita al terzo posto tra le più grandi star della storia del cinema.
Ha recitato al fianco di grandissimi attori e diversi suoi film sono dei cult nella storia del cinema. Nella sua carriera, oltre ad aver vinto l’Oscar nel 1954 come miglior attrice, vinse anche tre Golden Globe, un Emmy, un Grammy Award, tre David di Donatello e numerosi altri premi.
La sua figura esile e raffinata si impose in un momento in cui lo standard di bellezza femminile era tutta curve e sensualità, rovesciandone i canoni. Ma non è tanto dell’attrice, protagonista di indimenticabili film come Gigi, Vacanze romane o Colazione da Tiffany, che vogliamo parlare, ma della donna.
Perché tra le pieghe della sua brillantissima carriera si nascondono risvolti della sua vita meno celebrati che sono ancora più belli della sua bellezza, come ad esempio la sua attività da giovanissima per la Resistenza contro il Nazismo, partecipando a spettacoli clandestini per la raccolta fondi o facendo da staffetta, non senza pericolo, per consegnare messaggi e viveri ai piloti inglesi nascosti.
Lo spessore umano, celato a volte dal suo successo di attrice, si ritrova anche nella sua attività di volontariato, testimoniata dalla nomina come ambasciatrice speciale dell’UNICEF, che la portò a dedicarsi intensamente all’aiuto dei bambini in diverse parti del mondo.
Bambini vittime della guerra, abbandonati, o malnutriti, che lei correva a soccorrere, con queste parole: “Ci sono viaggi che si fanno con un unico bagaglio: il cuore”.
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