Quest’anno cade il 2 agosto 2023 l’Overshoot Day, cioè la giornata in cui abbiamo consumato tutte le risorse generate dal pianeta per l’intero anno. La data è stata individuata dal Global Footprint Network sulla base dell’impronta di carbonio di ciascun Paese.
Per fare un esempio che forse rende meglio l’idea potremmo immaginare che proprio oggi il nostro conto corrente sia completamente a secco a causa di un eccesso di spese, senza alcuna prospettiva di entrate fino a dicembre.
E poi immaginate di dover continuare a pagare bollette, affitto, mutuo, tasse, spese correnti ecc.
Quindi di dover vivere a debito per altri cinque mesi, fino alla fine dell’anno, con il conto corrente completamente in rosso.
Paura?
Sì, immaginiamo di sì.
Eppure trattandosi di risorse del pianeta e non di banconote, sembra un problema che non ci riguardi troppo da vicino. O comunque non personalmente.
In effetti il problema è globale e il dato è il risultato di una media mondiale, con Paesi come Finlandia e Angola che chiudono l’anno addirittura accumulando riserve, mentre altri come Qatar o Lussemburgo che esauriscono le risorse teoricamente disponibili in un mese e mezzo.
Considerando i dati dell’Italia, risulta che il nostro Paese è già andato in debito di risorse lo scorso 15 maggio.
Ma il fatto che il problema sia di tutti non ci scagiona. Perché un problema di tutti è comunque un problema di ognuno.