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Jacqueline Kennedy (1929-1994). Lo stile senza sforzo.

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“Sei donna di marine, donna che apre riviere”. Giorgio Caproni

Jacqueline Lee Bouvier (famiglia paterna di origine francese) fu consapevole, fin dall’adolescenza, di essere dentro il gran teatro della Storia. Una First Lady in pectore potremmo sostenere. Padre (agente di cambio) e madre (figlia di un banchiere) consentirono a Jacqueline di conoscere il mondo, apprezzare l’arte e apprendere le lingue francese e spagnolo. Jacqueline Bouvier portò a termine gli studi universitari – laurea in storia dell’arte – alla prestigiosa “George Washington University” e il suo primo lavoro fu presso “Vogue” – la nota rivista di moda- nella mansione di junior editor.

Jacqueline vinse un concorso di scrittura, alla età di 21 anni, che le permise di lavorare alla sede di “Vogue” a Manhattan e poi nella redazione di Parigi. Divenne una giornalista e fotografa. Altra tappa importante per Jacqueline Bouvier fu quella di collaborare nella funzione di reporter al “Washington Times Herald”. In tale contesto la giovane Bouvier ebbe modo di conoscere alcune personalità della politica e della imprenditoria degli Stati Uniti d’ America. Tra esse John Fitzgerald Kennedy, giovane e affascinante senatore democratico, Jacqueline e John Fitzgerald si sposarono nel Settembre 1953. John Kennedy prese parte, in rappresentanza del Partito Democratico, alle elezioni presidenziali del 1960. Egli sconfisse Richard Nixon, il candidato del Partito Repubblicano. Kennedy fu proclamato 35° presidente degli Stati Uniti l’8 Novembre 1960. John e Jacqueline Kennedy entrarono alla Casa Bianca (il 21 Gennaio 1961) felici e giovani: lui 43 e lei 31 anni. Dalla loro unione nacquero quattro figli: Arabella scomparve prima della nascita, Patrick morì a pochi mesi, John Fitzgerald Jr, “John John”, a causa di un incidente aereo (che egli pilotava) perse la vita nel Luglio 1999, insieme alla moglie Carolyn Bessette. In vita vi è Caroline, valente avvocato e diplomatico.

Alla Casa Bianca Jacqueline valorizzò i suoi studi e le regole del bon ton (che insegnò lei sua madre). Attenta alla immagine e alla comunicazione, Jacqueline Kennedy fu un’antesignana della “politica spettacolo”. Ella nel periodo in cui risiedette alla Casa Bianca provvide – con buongusto e competenza – alla sistemazione degli arredi della residenza presidenziale, dal mobilio delle sale di rappresentanza a quello delle stanze private. Fu Jacqueline, nel 1961, a istituire la mansione di conservatore permanente alla Casa Bianca. Diede vita ad un comitato di Belle Arti per la Casa Bianca e acquistò mobili e antichi manufatti da musei e collezioni private.  Trasformò il solarium della residenza presidenziale in una scuola materna per i figli del personale e dell’amministrazione.

Nel Febbraio 1962 la First Lady consentì al giornalista della CBS, Charles Collingwood, di realizzare un documentario riguardo alla “nuova veste” della Casa Bianca. Il documentario ottenne uno speciale “Emmy Award” (è un importante premio televisivo).

Jacqueline si adoperò per fare della Casa Bianca una sorta di cenacolo, uno spazio in cui ospitare i maggiori scrittori, scienziati e musicisti del tempo. Si impegnò particolarmente per la salvaguardia del Tempio egizio di Dendur. Il Tempio egizio fu smantellato e tratto in sicurezza dalle acque del Nilo nel corso della costruzione della grande diga di Assuan. Nel 1965 l’Egitto donò agli Stati Uniti il Tempio di Dendur e fu destinato, ove si trova attualmente, nel 1967 al Metropolitan Museum of Art (New York).

Oleg Cassini, stilista e intimo della famiglia Kennedy, scrisse che “Jacqueline con i suoi occhi e il suo corpo, richiamava le sfingi egiziane”.

John Fitzgerald Kennedy fu ucciso il 22 Novembre 1963, a Dallas (in Texas). Jacqueline era al suo fianco su un’automobile decappottabile. Il 35° presidente degli Stati Uniti d’ America fu colpito a distanza da Lee Harvey Osvald, che sparò con un fucile dal sesto piano di un edificio. John Kennedy morì tra le braccia di Jacqueline. La First Lady decise, come una figura biblica, di rimanere con il tailleur rosa macchiato di sangue di suo marito e mostrarsi in pubblico. Alcuni anni dopo il tragico evento di Dallas, Jacqueline Kennedy, nel corso di una intervista, fece un raffronto tra gli anni in cui lei e John Kennedy vissero alla Casa Bianca e il musical di Broadway – che fu amato dal presidente Kennedy – “Camelot di Re Artu” (la saga di Re Artù ed i cavalieri della Tavola Rotonda).

Si scrisse (e si scrive tuttora) molto in merito allo stile (icona di stile) di Jacqueline Kennedy. Gli abiti (tailleur Chanel) e gli accessori (borse, foulard, occhiali) che lei amò. Fu definito lo stile senza sforzo, effortless style. Tutto ciò riguardò la disinvoltura con cui Jacqueline Kennedy indossò maglioni a manica corta, una semplice t-shirt bianca, portò grandi occhiali da sole, pantaloni alla caviglia e maxi foulard in testa. Si scrisse molto anche in merito alla vita sentimentale di Jacqueline: le molteplici relazioni amorose di suo marito, John Kennedy; il matrimonio, nel 1968, con l’armatore greco Onassis. I sussurri e le grida della buona società internazionale.

Nel 2011 la figlia Caroline decise di rendere pubbliche le conversazioni che nel 1964, a Washington, Jacqueline Kennedy sostenne con lo storico Arthur Schlesinger. Le conversazioni con lo storico Schlesinger (che fu consigliere del presidente Kennedy) misero in evidenza una donna immersa nella politica, non enigmatica ma simpatica e più autentica.

Una volta affermò: “Ho imparato che c’è una grande differenza tra ciò che la gente pensa e ciò che io so di essere vero”.

Fonti:

Giorgio Caproni, L’ ultimo borgo. Poesie (1932-1978), Rizzoli, 1980

Oleg Cassini, An autobiography. In my own fashion, Pocket Books, New York, 1987

https://www.bellaweb.it/outlook/jackie-kennedy/61969/

   https://www.metmuseum.org/about-the-met

https://www.studenti.it/john-fitzgerald-kennedy-biografia-pensiero-politico.html

https://books.google.it/books?id=5u6ODwAAQBAJ&pg=PT11&lpg=PT11&dq=jacqueline+kennedy+fut+une+dame&source=bl&ots=56Rne5p2lP&sig=ACfU3U2F8S7RIimN6VRlUig_gWSog65BqA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi5huTYyOnhAhXPKFAKHXbQCDY4ChDoATABegQIAxAB#v=onepage&q=jacqueline%20kennedy%20fut%20une%20dame&f=false

https://www.liberation.fr/planete/2011/09/15/jackie-kennedy-dame-de-fiel-et-epouse-modele_761383

https://www.ilpost.it/2017/10/27/documenti-uccisione-kennedy/  

Per saperne di più:

Film-Dvd Jackie (2016) di Pablo Larrain, con Natalie Portman. https://www.mymovies.it/film/2016/jackie/shop/dvd/

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