Ti alzi all’alba. Indossi la tua divisa da netturbino ed esci di casa per il tuo solito giro di raccolta di rifiuti.
Come ogni giorno svuoti bidoni, carichi e scarichi bottiglie di plastica, avanzi di cibo, oggetti deteriorati dal tempo e dall’uso, carta sporca e accartocciata.
E proprio mentre ti occupi della carta, li vedi. Ancora in buono stato, alcuni un po’ consumati, altri sembrano intonsi. Sono libri.
Libri che qualcuno ha gettato via, tra i rifiuti.
Parole, pensieri, disegni, fotografie. Storie.
Quanta roba c’è dentro!
Chissà cosa scatta nella mente di un netturbino quando tra i rifiuti trova dei libri.
Magari è un netturbino che ama la lettura e che compra, con il suo modesto stipendio, i libri che legge.
“Che peccato!” avrà pensato.
Me li sono immaginati così i netturbini del distretto di Çankaya, al nord di Ankara in Turchia, una mattina quando hanno trovato alcuni libri nella spazzatura.
Il resto è storia. Storia vera.
Hanno raccolto i volumi in una stanza e li hanno messi a disposizione dei colleghi e delle loro famiglie.
Da quel giorno la piccola biblioteca si è arricchita di tanti nuovi volumi, trovati tra la spazzatura o abbandonati per strada.
Fino a quando nel 2017 la biblioteca, recuperando uno stabile in disuso, è diventata patrimonio pubblico, cioè aperta a tutti.
La biblioteca è fornita di circa 10mila volumi tra saggi, narrativa, gialli, fumetti, testi di economia, e presta i libri anche alle scuole e agli istituti carcerari. I frequentatori più assidui sono bambini e studenti.
La comunità locale contribuisce alla raccolta donando libri.
Oggi la biblioteca, della quale si occupa un impiegato comunale insieme ai netturbini, dispone di una sala lounge per i lettori, di una caffetteria, di un biliardo e addirittura di un barbiere.
Parafrasando De André “dai diamanti non nasce niente”…da una discarica può nascere una biblioteca.
Leonilde Gambetti
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