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Le Sirene ti parlano di te.
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Le sirene sono figure mitologiche fra le più note e diffuse nelle credenze popolari, nell’immaginario collettivo, dalla Grecia antica ad oggi. Incerto è il significato del termine greco: “canto”, “fune”, “corda”,” ciò che brilla”. Le sirene si presentano come le anime dei defunti che non furono calmate e poiché non ricevettero le libazioni ad esse dovute tentano di attrarre nella loro isola i mortali seducendoli con la propria bellezza e con la dolcezza delle parole. Nella cultura greca le sirene furono raffigurate come creature femminili nella parte superiore del corpo ma dotate di ali e zampe di uccello. Nel Medioevo le sirene furono raffigurate con una diversa caratteristica fisica: donne con la coda di pesce. Così si possono ammirare nel Liber monstrorum de diversis generibus, un manoscritto anglosassone del VII secolo d.C.
Comunque le si raffiguri nel loro aspetto ibrido esse sono il simbolo di attrazione e desiderio non filtrati dalla ragione. Una sirena/sirenetta è una figura femminile ricca di sensualità, fascino, potere ipnotico. Furono tra le più temute figure mitiche. Tramite l’incanto della voce portavano chiunque viaggiasse i mari a raggiungerle nella loro isola, Eea, ma in realtà conducevano gli uomini a morte certa. Un’antica tradizione indica l’isola delle sirene in Italia, un piccolo arcipelago di isolotti a sud della penisola sorrentina all’ingresso dello stretto di Capri. Omero, nella Odissea, le descrive adagiate su un prato fiorito attorniato da ossa umane. Ulisse, l’eroe di Omero, combatte contro il richiamo delle sirene. Mette della cera negli orecchi dei suoi compagni di viaggio e si fa legare saldamente per non cedere alle lusinghe seducenti del canto. Le sirene rappresentano anche la forza di attrattiva che esercita il mare e che sovente è causa di morte per gli esseri umani. In alcune aree del mondo le sirene esistono nella simbologia, quali divinità del mare e dell’amore, unite alla primavera e alla fecondità femminile.
Tuttavia per non cadere nello stereotipo contemporaneo del tipo “sirena-donna fatale”, “dire donna è dire danno” è certo che le sirene rappresentano la metafora dell’individuo di fronte ad una condizione di sfida, di superare un pericolo e affrontare il destino. Non fermarsi e vivere una emozione.
Vinicio Capossela, cantautore e scrittore, anni fa scrisse una canzone dedicata alle sirene. “Le sirene”, dall’album “Marinai, profeti e balene”. Riportiamo di seguito alcuni passi della canzone.
“… Le sirene ti parlano di te
quello che eri
come fosse per sempre
le sirene
non hanno coda né piume
le sirene ti assalgono di notte
create dalla notte
han conservato tutti i volti
che hai amato e che
ora hanno le sirene
te li cantano in coro
e non sei più solo
sanno tutto di te
e il meglio di te
è un canto di sirene
e si sente nel rimpianto
di quanto è mancato
quello che hai intravisto e non avrai
loro te lo danno
solo col canto ti cantano di come sei venuto dal niente
e niente sarai”.
Fonti:
http://www.treccani.it/enciclopedia/sirena_%28Enciclopedia-Italiana%29/
https://www.eroicafenice.com/salotto-culturale/sirene-esistono-mito/
Imisa Marchiandi, Trattatello di Mitologia, Torino, 1923, pp. 13-14
Omero, Odissea, nella traduzione di Ippolito Pindemonte, Casa Editrice G.D’Anna, Libro XII, pp. 279-282
https://www.angolotesti.it/V/testi_canzoni_vinicio_capossela_1740/testo_canzone_le_sirene_1124720.html ; Vinicio Capossela, “Le Sirene”, video: https://www.youtube.com/watch?v=_HzS5VW1F8U
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