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Una stella rosa shocking: Elsa Schiaparelli (1890-1973).

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«Un abito non può essere appeso alla parete come un quadro. Un abito non ha una vita sua se non viene indossato. Allora, un’altra personalità prende il tuo posto e lo anima, lo esalta o lo distrugge. Oppure lo trasforma in un inno alla bellezza». Elsa Schiaparelli.

Elsa Schiaparelli è stata una grande stilista di moda del Novecento. Stilista potrebbe risultare riduttivo. Una creatrice, un’artista a tutto tondo. Per lei vale ciò che sovente si sente dire quando si vuole comprendere meglio e di più una persona e il valore che essa esprime: sarebbe bene osservarla nella giusta luce per decifrarla fino in fondo. Gli astri non sono stati così estranei nella vita di Elsa. Lo zio paterno, Giovanni, è stato uno dei maggiori astronomi italiani. Un divulgatore scientifico che ha studiato profondamente il pianeta Marte.

Tuttavia, nel mondo, la stella Elsa è stata poco osservata anche per via del confronto, e, a tratti, rivalità con la stilista francese Coco Chanel. Per fortuna oggi il nome di Elsa Schiaparelli è ancora presente nel settore della moda grazie alla acquisizione, nel 2012, del marchio “Schiaparelli” da parte del gruppo italiano Della Valle Tod’s. Elsa Schiaparelli ha vissuto gran parte della sua vita fuori dall’Italia: Londra, New York e Parigi. Una stilista che ha saputo mettere insieme, contaminare l’abbigliamento alle arti figurative. Basti pensare alla collaborazione che la stilista ha stabilito con il pittore spagnolo Salvador Dalì. La collaborazione ha dato vita ad una serie di capi stravaganti. Ricordiamo un cappello a forma di scarpa rovesciata e un vestito con una aragosta stampata sulla gonna.

Una particolare capacità di Elsa Schiaparelli è stata quella di ascoltare gli altri, cogliere in essi la bellezza, il coraggio, lo stile. Fiutare, riconvertire. Ciò che si definisce connettersi agli altri e lasciarsi invadere. Ha messo in secondo piano la sua vita interiore, affetti e amori, ed ha concesso molto alla professione. Nel 1927 ha fondato, a Parigi, la sua casa di moda e realizzato una collezione di maglieria che comprendeva un maglione ornato con una nota surrealista (il surrealismo, movimento artistico nato a Parigi negli anni Venti) al collo, una sciarpa “trompe l’oeil”. Un successo clamoroso. E poi: ha inventato la gonna pantalone, le attuali culottes, per la giocatrice di tennis Lilì Alvarez. Siamo nel 1931. Scalpore nel mondo dello sport. Ha trasformato la tuta indossata dai paracadutisti in un capo di moda. È stata la prima stilista ad usare la zip come elemento di stile ed è stata la prima stilista e imprenditrice ad apparire, nel 1934, sulla copertina del prestigioso settimanale statunitense “Time”. Le sue amiche e clienti nel tempo? Tra le molte: Marlene Dietrich, la duchessa di Windsor, Greta Garbo e Katharine Hepburn.

Si è parlato, e si parla, di rosa Schiaparelli per definire una tonalità di rosa. Il colore è stato utilizzato dalla stilista per la confezione del suo profumo, Shocking (nel 1936). Nel 1954 ha pubblicato il libro autobiografico, Shocking life.

Una donna non fuori ma dentro gli schemi. Negli schemi della società del suo tempo Elsa Schiaparelli ha saputo inventare, innovare, offrire uno stile. In Italia meriterebbe una maggiore attenzione, non riscoperta.

Fonti:

https://www.donzelli.it/libro/9788868435233

https://www.vogue.it/moda/news/2018/06/29/elsa-schiaparelli-moda-vita-vestito-aragosta-surrealismo-dali

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