L’America batte batte cassa per finanziare la ripresa economica

L’America deve finanziare la ripresa economica e per reperire i fondi necessari cercherà di far pagare le tasse alle multinazionali che parcheggiano i loro profitti nei paradisi fiscali.
Per riuscire in questa operazione Joe Biden spinge sulla Global minimum tax, una “tassa globale” che però può funzionare solo se viene estesa al maggior numero di Paesi nel mondo.
L’impresa è ardua e richiede tempi lunghissimi, ma il primo passo è stato fatto.

Primi contatti di Janet Yellen con G20 e OCSE

La Segretaria al Tesoro Janet Yellen ha già intrapreso alcune iniziative in questa direzione inviando un dossier, ancora riservato, all’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo, e un documento ai Paesi del G20 che, oltre agli Stati Uniti, comprende Cina, India, Brasile, Russia, Messico, Arabia Saudita, Germania, Regno Unito, Francia e Italia.

Il primo ostacolo da superare è la Web tax

Il G20, la cui presidenza per tutto il 2021 spetta proprio all’Italia, è un interlocutore cruciale, perché secondo un dato del 2018, esprime il 90% dei profitti globali delle imprese, pari a circa 3.780 miliardi di dollari.
Su questo tema il G20 dovrà trovare un accordo il prossimo 9 luglio a Venezia, accordo che comporta necessariamente una rinegoziazione della Web Tax.
Molti esponenti politici hanno definito questa iniziativa una “svolta epocale” negli equilibri finanziari mondiali e anche se la strada è ancora lunga e impervia potrebbe segnare la fine dei paradisi fiscali.